Perché dai 40 anni vedi male da vicino
E’ la presbiopia: come affrontarla e conviverci senza problemi
Si comincia con la difficoltà di mettere a fuoco le immagini vicine e si manifesta con problemi soprattutto nella lettura.
E’ così che si manifesta la presbiopia, un difetto fisico
della vista che compare progressivamente dopo i 40 anni.
Ciò è dovuto alla perdita di elasticità del cristallino che non riesce più ad “accomodare”, cioè a mettere a fuoco, le
immagini vicine. Un difetto visivo che si può, però, facilmente ovviare ricorrendo alle lenti correttive.
Chi colpisce e come si manifesta la presbiopia
In Italia soffre di presbiopia il 41% degli adulti dai 40 anni in su, con punte oltre il 53% per gli over 50. I primi
segni della presbiopia si possono riconoscere da atteggiamenti ricorrenti come, ad esempio, allontanare uno scritto per
leggerlo, o tirare indietro la testa per osservare un oggetto. Il grado di presbiopia presente in un occhio è misurato
dal grado della lente positiva più debole, necessaria per permettere agevolmente la lettura e il lavoro da vicino.
La presbiopia attraversa stadi diversi. Può essere infatti:
- incipiente: cioè iniziale. E’ descritta come la fase nella quale piccoli caratteri possono essere ancora letti,
senza necessità di dovere aggiungere lenti positive, ma solo facendo uno sforzo accomodativo addizionale;
- assoluta: in questo stadio non è più possibile leggere piccoli caratteri, senza l’aggiunta di adeguate
lenti positive;
- prematura: quando si presenta prima dei 42 - 44 anni;
- crepuscolare o notturna: quando la difficoltà di lettura si presenta soprattutto in assenza di luce naturale.
Uomini e donne, reazioni diverse
Secondo una ricerca A.C. Nielsen, per conto della Commissione Difesa Vista (CDV), sulla percezione da parte degli
italiani del problema della presbiopia, gli italiani tendono a resistere nel mettere gli occhiali perché non vedere
bene è emotivamente collegato
all’idea di invecchiare (si dice, del resto, “la presbiopia viene come vengono i
capelli bianchi”…).
Uomini e donne, poi, non si comportano nello stesso modo di fronte agli occhiali. I primi tendono a rimandare il problema,
le seconde superano l’ostacolo psicologico acquistando occhiali alla moda.
Sempre secondo l’indagine, l’85,4% dei presbiti italiani utilizza gli occhiali per correggere il difetto, il 14,6% non li
porta. Il 63% si è sottoposto ad una visita oculistica, il 29,7% ha acquistato gli occhiali in un negozio di ottica,
mentre il 12,5% ha fatto un’autovalutazione e li ha
acquistati in farmacia o al supermercato.